12 Set Licenziamento per giustificato motivo oggettivo – Impugnazione – Ricorso avverso licenziamento – Spetta al datore di lavoro provare le circostanze determinanti la soppressione della posizione lavorativa
In tema di licenziamento per giustificato motivo oggettivo, il datore di lavoro ha l’onere di provare la sussistenza delle condizioni di fatto che avrebbero giustificato il licenziamento, in osservanza dell’art. 5 della L. n. 604/1966 e dell’art. 2103 c.c.. In particolare, il datore di lavoro deve provare la modifica degli assetti organizzativi che hanno inciso sulla posizione lavorativa del lavoratore e la mancanza di altre posizioni lavorative equivalenti e immediatamente inferiori al livello di inquadramento, indicando i criteri sulla base dei quali proprio la posizione lavorativa del lavoratore doveva essere soppressa e quest’ultimo, rispetto agli altri, doveva essere destinatario dell’eventuale licenziamento (nel caso di specie, dato che il lavoratore era stato trasferito conservando la qualifica originaria, il datore di lavoro avrebbe dovuto allegare quale fosse, all’epoca del licenziamento, il suo organico nell’inquadramento del ricorrente presso la nuova sede, mediante l’elenco del personale con le relative qualifiche, dimostrando in maniera specifica l’avvenuta riduzione dell’organico in conseguenza di riorganizzazione aziendale).
Estremi:
Tribunale di Firenze, Sezione Lavoro, 21/07/2016
Fonte:
Studio Legale Fiesoli
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